Dovremmo iniziare con la comprensione di chi è realmente un imprenditore.
Un errore comune che spesso facciamo quando parliamo di “Imprenditore” è basato sul linguaggio che usiamo. Diciamo “È un imprenditore” quando invece la definizione corretta dovrebbe essere “Si comporta da imprenditore”.
Tutti quelli che hanno un’attività in proprio con almeno un dipendente/collaboratore, nel linguaggio comune sono imprenditori, ma quasi mai costoro si comportano come tali.
E cosa fanno le persone quando hanno talento imprenditoriale, quando si comportano esattamente da imprenditori?
- Prendono decisioni
- Investono in attività e beni che non sono una cosa sicura
- Persuadono le persone a sostenere una missione con un risultato non garantito
- Anche con molta tensione che spesso confondiamo con la paura, accettano di fare cose che potrebbero fallire
Tutti e quattro questi elementi sono innaturali per la maggior parte delle persone. Soprattutto se si era bravi a scuola, quasi mai si è bravi in questo. Nessuna risposta giusta, nessuna scelta multipla, nessun limite individuabile, nessun valore che è possibile misurare.
Si può misurare il rischio? No, non è possibile, se ci si comporta da imprenditore. È facile fermarsi sulla soglia, sull’ “Assunzione del rischio”, ma se ci si comporta da imprenditore non c’è la percezione di un rischio enorme. Il rischio è quello che scegliamo di prendere in un casinò, dove abbiamo un controllo quasi nullo sul risultato. Le persone che agiscono da imprenditori, al contrario, sentono che i quattro elementi di cui sopra sono sotto il loro controllo.
Il talento imprenditoriale non ha a che fare con quanto grande dovrebbe diventare un’attività, ha a che fare con l’avventura che si cerca lungo la strada, e il desiderio di un certo tipo di viaggio.